domenica 31 luglio 2011
Daniela Dessì e Fabio Armiliato in importanti appuntamenti televisivi in agosto!
Sarà un’estate all’insegna della lirica quella che si prospetta nei palinsesti televisivi che vedranno impegnati Daniela Dessì e Fabio Armiliato in diverse apparizioni televisive.
Si comincia subito Lunedi 1 agosto, su RAI 1, con la trasmissione Applausi. Dagli studi della RAI di Roma, per questo appuntamento culturale condotto dal giornalista Gigi Marzullo, Daniela Dessì e Fabio Armiliato saranno i protagonisti di un interessante dibattito e confronto su Norma di Bellini, da loro rappresentata al Teatro Comunale di Bologna nel 2008, per la regia di Federico Tiezzi e ormai storico debutto del grande soprano nel ruolo della sacerdotessa druida.
Qualche giorno di breve attesa e, in data Lunedi 8 agosto, in onda su RAI 3 a partire dalle ore 00.30 per il ciclo La grande musica di Rai 3, l’opera integrale Tosca di Giacomo Puccini rappresentata al Teatro Carlo Felice di Genova, città natale di ambedue gli artisti, nel giugno 2010, per la regia di Renzo Giaccheri. Edizione questa che sarà presto commercializzata in DVD per l’etichetta Raitrade-Arthaus come già accaduto per le precedenti produzioni con interpreti Dessì e Armiliato della “ Francesca da Rimini“ e de ”La Fanciulla del West”.
E per non perdere ancora una volta i vostri cantanti lirici preferiti, insieme al baritono Giovanni Meoni nel ruolo di Jago, nuovamente in Applausi nella puntata prevista per martedi 9 agosto con argomento il grande capolavoro verdiano Otello rappresentato fra l’altro dagli stessi artisti la scorsa primavera all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi, per la regia del Sovrintendente Stefano Mazzonis di Pralafera e che vedeva il debutto assoluto nel ruolo del tenore genovese e che presto sarà disponibile anch’esso sia in formato CD, prodotto dalla major discografica SoloVoce ed in DVD, prodotto dalla etichetta Dynamic.
Un arrivederci a settembre, con Il Trovatore.
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martedì 21 giugno 2011
Daniela Dessì partecipa alla Maratona radiofonica per il finanziamento della ricerca contro la SLA!
Questa sera Daniela Dessì parteciperà,assieme ad altre celebrità, alla Maratona solidale radiofonica per il finanziamento della ricerca contro la SLA. L'appuntamento è alle 21:00 su Radio1, disponibile anche in streaming su questo sito.
Ulteriori informazioni qui.
Buon ascolto!
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domenica 19 giugno 2011
Dal West ai negozi di dischi!
E' finalmente in distribuzione, presso tutti i negozi di dischi, il doppio cd de La Fanciulla del West (etichetta SoloVoce) registrata al Festival Puccini di Torre del Lago nel 2005.
Ecco il cast completo:
LA FANCIULLA DEL WEST di G. Puccini
Minnie: Daniela Dessì
Dick Johnson (Ramerrez): Fabio Armiliato
Jack Rance: Lucio Gallo
Nick: Massimo La Guardia
Ashby: Andrea Patucelli
Sonora: Marzio Grassi
Trin: Marco Voleri
Sid: Massimiliano Valleggi
Bello: Federico Longhi
Harry: Orfeo Zanetti
Joe: Nicola Pamio
Happy: Claudio Ottino
Larkens: Veio Torcigliani
Billy Jackrabbit: Franco Boscolo
Wowkie: Fulvia Bertoli
Jake Wallace: Giovanni Guagliardo
Josè Castro: Giuseppe Riva
Un Postiglione: Steve Collalto
Orchestra e Coro CittàLirica
direttore: Alberto Veronesi
maestro del coro: Stefano Visconti
Ecco il cast completo:
LA FANCIULLA DEL WEST di G. Puccini
Minnie: Daniela Dessì
Dick Johnson (Ramerrez): Fabio Armiliato
Jack Rance: Lucio Gallo
Nick: Massimo La Guardia
Ashby: Andrea Patucelli
Sonora: Marzio Grassi
Trin: Marco Voleri
Sid: Massimiliano Valleggi
Bello: Federico Longhi
Harry: Orfeo Zanetti
Joe: Nicola Pamio
Happy: Claudio Ottino
Larkens: Veio Torcigliani
Billy Jackrabbit: Franco Boscolo
Wowkie: Fulvia Bertoli
Jake Wallace: Giovanni Guagliardo
Josè Castro: Giuseppe Riva
Un Postiglione: Steve Collalto
Orchestra e Coro CittàLirica
direttore: Alberto Veronesi
maestro del coro: Stefano Visconti
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La Fanciulla del West
venerdì 3 giugno 2011
Norma sui Rai 5!!!
Domenica 5 giugno, alle ore 10:00, verrà trasmessa su Rai 5 (in streaming anche su questo sito) la trionfante Norma registrata a Bologna nella primavera 2008. Ecco il cast:
NORMA: Daniela Dessì
POLLIONE: Fabio Armiliato
OROVESO: Rafal Siwek
ADALGISA: Kate Aldrich
CLOTILDE: Maria Luce Erard
FLAVIO: Antonello Ceron
Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna
direttore: Evelino Pidò
maestro del Coro: Paolo Vero
regia: Federico Tiezzi
scene: Pier Paolo Bisleri
sipari e fondali: Mario Schifano
costumi: Giovanna Buzzi
luci: Gianni Pollini
Buona visione!
sabato 30 aprile 2011
Daniela e Fabio presentano LA TRAVIATA a Milano!
"A pochi mesi dall'uscita sul mercato internazionale del nuovo cd "La Traviata", il soprano Daniela Dessì ed il tenore Fabio Armiliato si confrontano con gli appassionati di opera ed il loro pubblico, in una serata presentata dal Direttore, nonchè estimatore e critico, Alfonso Signorini.
Il progetto nasce e si sviluppa nella città verdiana per eccellenza di Parma e dove l'etichetta discografica SoloVoce ha effettuato la registrazione nel gennaio 2010 presso l'Auditorium Paganini. La prestigiosa coppia della lirica, per la prima volta insieme in una delle composizioni verdiane più conosciute, ha trovato l'importante collaborazione del Direttore John Neschling che ha diretto l'Orchestra del Teatro Regio di Parma. Occasione imperdibile per i melomani e gli appassionati della coppia di fama internazionale Dessì e Armiliato per ascoltare i retroscena di questo nuovo progetto, primo di una collana composta da altri quattro titoli di prossima uscita.
Intervengono Daniela Dessì e Fabio Armiliato.
LUNEDÌ 09/05 ore 18.30 - Mondadori Multicenter Duomo, Milano
ALFONSO SIGNORINI presenta il cd "La Traviata" Solo Voce"
http://www.inmilano.com/eventi/la-traviata-dessi-e-armiliato
martedì 26 aprile 2011
OTELLO in diretta web!
Una bellissima notizia per tutti coloro che non potranno essere a Liegi per assistere ad una delle recite di Otello: la serata di giovedì verrà trasmessa in diretta sul sito dell'Opéra Royal de Wallonie.
L'appuntamento è quindi per le ore 20:00 del 28 aprile a questo indirizzo.
Buona visione!
lunedì 25 aprile 2011
"Otello a Liegi" (recensione di Enrico Stinchelli)
3 aprile 2011 - Un felice debutto quello di Fabio Armiliato, in quello che è giustamente considerato le role-fétiche per ogni tenore verdiano e direi, più in generale, per ogni tenore che voglia definirsi tale.
L'Otello di Verdi sbarca dunque a Liegi nella nuova produzione fortemente voluta dal suo direttore artistico, Stefano Mazzonis di Pralafera, che ne cura anche la regìa. Quasi interamente italiano il cast: con Armiliato la Desdemona di Daniela Dessì, lo Jago di Giovanni Meoni, il Cassio di Cristiano Cremonini, il Rodrigo di Luciano Montanaro, la concertazione di Paolo Arrivabeni. Un grandissimo successo per tutti, è bene dirlo in apertura, con continui applausi a scena aperta e un trionfo al termine della rappresentazione.
Essendo in restauro lo storico Teatro d'Opera della cittadina belga, la stagione viene realizzata all'interno del Palafenice....sì...proprio lui....acquistato direttamente da Mazzonis, dopo che per oltre un decennio la Fenice lo aveva noleggiato dal Circo Togni. La struttura è d'emergenza ma estremamente funzionale: un lungo palco sormontato dalle “americane”, cioé dal ring delle luci, la buca ricavata alla meglio per ospitare la grande orchestra, con un effetto acustico abbastanza buono che non richiede amplificazione alcuna.
Magnifico l'allestimento, con la regìa di Mazzonis che per fortuna è assolutamente rispettoso della drammaturgìa e dell'ambientazione tradizionale, con costumi stupendi firmati da Fernand Ruiz, tra i più belli che si siano visti in “Otello”, curati nei minimi dettagli e messi in risalto dalle luci che ne captavano ogni riflesso.
Fabio Armiliato opta per un Otello assolutamente “dentro” la parte, frase per frase. Raramente si assiste a una recita in cui l'immedesimazione scenica giunge a tali punti di vigore drammatico ed emozionale, al punto da far temere seriamente per l'incolumità della Desdemona. Il suo è un Otello vigoroso, passionale, in cui l'aspetto giovanile e baldanzoso prevale sulla versione crepuscolare, depressa, offerta da altre interpretazioni: un Otello che scatta come una molla fin dal primissimo sospetto, all'inizio del II atto, e che non cerca toni sommessi e disperati, ma piuttosto è incline a un canto diretto, veemente, con uno strettissimo legame tra parola e azione. Impressionante nell'Esultate iniziale, giocato senza risparmio, Armiliato cerca di scolpire ogni frase come fosse un monumento a sé stante, dando carattere e senso al fraseggio e ai colori richiesti da Verdi. Il primo, ma soprattutto il terzo e il quarto atto sono quelli in cui il tenore genovese trova l'acme della sua interpretazione, giungendo a un monologo (“Dio mi potevi scagliar”) e al “Niun mi tema” finale con una solidità e una carica drammatica di grande impatto emotivo.Se un piccolo rimprovero può essere mosso è quello di aver, soprattutto nel terribile secondo atto, allargato un po' troppo la zona centrale della voce, cercando toni ancor più corruschi e drammatici, quando sarebbe stato meglio invece giocare su toni più discorsivi e sfumati, onde superare con squillo e facilità tanti passaggi vocalmente impervii (“...amore e gelosia vadan dispersi insieme”, “della gloria d'Otello è questo il fin”, il duetto finale “Sì per ciel”, comunque risolti con baldanza). Ma sono cose che è l'esperienza e la consuetudine in scena che insegnano. Le repliche aiuteranno Armiliato a frenare il temperamento e a giocare d'astuzia , dosando le forze e distribuendole con sagacia. Va comunque ascritta una lettura molto intensa, da Artista con la A maiuscola, e sulla linea della grande tradizione italiana (si sente che Fabio Armiliato studia e conosce le importanti registrazioni del passato.
Con estrema naturalezza l'esperta Desdemona di Daniela Dessì segue fedelmente il tracciato verdiano e gioca sulle delicate mezzevoci, sui pianissimi eterei, puntando su un personaggio remissivo e rassegnato al suo destino , come in fondo Desdemona è. Nei punti nodali, cioé nei grandi voli melodici dei concertati e dei duetti, la Dessì tira fuori le unghie e lo fa con intelligenza, senza mai forzare o uscire da una linea nobile e lirica. L'Ave Maria , il duetto del I atto e lo scontro violento del III sono il nucleo della sua interpretazione.
Lo Jago di Giovanni Meoni è nobile, misurato, non indulge mai a “effettacci” e punta tutto sulla parola scandita, chiara, che privilegia quindi l'aspetto ambiguo e viscido dell'alfiere della “moresca signorìa” di Cipro. Una magnifica figura perfettamente in sintonìa con la coppia Armiliato-Dessì.
Molto buono il reparto dei comprimari e la prestazione di Coro e Orchestra dell'Opéra Royal de Wallonie, con il maestro Marcel Seminara a capo del Coro.
La compattezza e la varietà dei colori della compagine è assicurata dal lavoro meticoloso del direttore stabile, Paolo Arrivabeni, che oltre a garantire la precisione mantiene un ottimo equilibrio con il palcoscenico, non sovrastando mai le voci e scegliendo tempi sempre molto calibrati alle esigenze di ogni singolo interprete. Una lettura pulita, tersa, di grande impatto. Anche a lui sono andati i calorosi applausi del pubblico, al termine e all'entrata , prima del III atto.
http://www.enricostinchelli.it/site/news/214-otello-a-liegi-il-debutto-di-fabio-armiliato.html
L'Otello di Verdi sbarca dunque a Liegi nella nuova produzione fortemente voluta dal suo direttore artistico, Stefano Mazzonis di Pralafera, che ne cura anche la regìa. Quasi interamente italiano il cast: con Armiliato la Desdemona di Daniela Dessì, lo Jago di Giovanni Meoni, il Cassio di Cristiano Cremonini, il Rodrigo di Luciano Montanaro, la concertazione di Paolo Arrivabeni. Un grandissimo successo per tutti, è bene dirlo in apertura, con continui applausi a scena aperta e un trionfo al termine della rappresentazione.
Essendo in restauro lo storico Teatro d'Opera della cittadina belga, la stagione viene realizzata all'interno del Palafenice....sì...proprio lui....acquistato direttamente da Mazzonis, dopo che per oltre un decennio la Fenice lo aveva noleggiato dal Circo Togni. La struttura è d'emergenza ma estremamente funzionale: un lungo palco sormontato dalle “americane”, cioé dal ring delle luci, la buca ricavata alla meglio per ospitare la grande orchestra, con un effetto acustico abbastanza buono che non richiede amplificazione alcuna.
Magnifico l'allestimento, con la regìa di Mazzonis che per fortuna è assolutamente rispettoso della drammaturgìa e dell'ambientazione tradizionale, con costumi stupendi firmati da Fernand Ruiz, tra i più belli che si siano visti in “Otello”, curati nei minimi dettagli e messi in risalto dalle luci che ne captavano ogni riflesso.
Fabio Armiliato opta per un Otello assolutamente “dentro” la parte, frase per frase. Raramente si assiste a una recita in cui l'immedesimazione scenica giunge a tali punti di vigore drammatico ed emozionale, al punto da far temere seriamente per l'incolumità della Desdemona. Il suo è un Otello vigoroso, passionale, in cui l'aspetto giovanile e baldanzoso prevale sulla versione crepuscolare, depressa, offerta da altre interpretazioni: un Otello che scatta come una molla fin dal primissimo sospetto, all'inizio del II atto, e che non cerca toni sommessi e disperati, ma piuttosto è incline a un canto diretto, veemente, con uno strettissimo legame tra parola e azione. Impressionante nell'Esultate iniziale, giocato senza risparmio, Armiliato cerca di scolpire ogni frase come fosse un monumento a sé stante, dando carattere e senso al fraseggio e ai colori richiesti da Verdi. Il primo, ma soprattutto il terzo e il quarto atto sono quelli in cui il tenore genovese trova l'acme della sua interpretazione, giungendo a un monologo (“Dio mi potevi scagliar”) e al “Niun mi tema” finale con una solidità e una carica drammatica di grande impatto emotivo.Se un piccolo rimprovero può essere mosso è quello di aver, soprattutto nel terribile secondo atto, allargato un po' troppo la zona centrale della voce, cercando toni ancor più corruschi e drammatici, quando sarebbe stato meglio invece giocare su toni più discorsivi e sfumati, onde superare con squillo e facilità tanti passaggi vocalmente impervii (“...amore e gelosia vadan dispersi insieme”, “della gloria d'Otello è questo il fin”, il duetto finale “Sì per ciel”, comunque risolti con baldanza). Ma sono cose che è l'esperienza e la consuetudine in scena che insegnano. Le repliche aiuteranno Armiliato a frenare il temperamento e a giocare d'astuzia , dosando le forze e distribuendole con sagacia. Va comunque ascritta una lettura molto intensa, da Artista con la A maiuscola, e sulla linea della grande tradizione italiana (si sente che Fabio Armiliato studia e conosce le importanti registrazioni del passato.
Con estrema naturalezza l'esperta Desdemona di Daniela Dessì segue fedelmente il tracciato verdiano e gioca sulle delicate mezzevoci, sui pianissimi eterei, puntando su un personaggio remissivo e rassegnato al suo destino , come in fondo Desdemona è. Nei punti nodali, cioé nei grandi voli melodici dei concertati e dei duetti, la Dessì tira fuori le unghie e lo fa con intelligenza, senza mai forzare o uscire da una linea nobile e lirica. L'Ave Maria , il duetto del I atto e lo scontro violento del III sono il nucleo della sua interpretazione.
Lo Jago di Giovanni Meoni è nobile, misurato, non indulge mai a “effettacci” e punta tutto sulla parola scandita, chiara, che privilegia quindi l'aspetto ambiguo e viscido dell'alfiere della “moresca signorìa” di Cipro. Una magnifica figura perfettamente in sintonìa con la coppia Armiliato-Dessì.
Molto buono il reparto dei comprimari e la prestazione di Coro e Orchestra dell'Opéra Royal de Wallonie, con il maestro Marcel Seminara a capo del Coro.
La compattezza e la varietà dei colori della compagine è assicurata dal lavoro meticoloso del direttore stabile, Paolo Arrivabeni, che oltre a garantire la precisione mantiene un ottimo equilibrio con il palcoscenico, non sovrastando mai le voci e scegliendo tempi sempre molto calibrati alle esigenze di ogni singolo interprete. Una lettura pulita, tersa, di grande impatto. Anche a lui sono andati i calorosi applausi del pubblico, al termine e all'entrata , prima del III atto.
http://www.enricostinchelli.it/site/news/214-otello-a-liegi-il-debutto-di-fabio-armiliato.html
lunedì 14 marzo 2011
Daniela Dessì in concerto per i 150 anni dell'Unità d'Italia e della costituzione dell'Esercito Italiano!
Il prossimo 16 marzo alle ore 20:30, Daniela Dessì festeggerà, nella Sala Santa Cecilia dell'Auditorium della Musica di Roma, 1l 150° anniversario dell'Unità d'Italia e della costituzione dell'Esercito. Accompagnata dalla Banda dell'Esercito diretta dal Maestro Fulvio Creux ed il Coro Giuseppe Verdi dell’Opera di Roma, il soprano si esibirà in arie tratte dal repertorio italiano ripercorrendo attraverso la musica gli avvenimenti storici della seconda metà dell'800, quando il bel canto era un forte strumento di unione nazionale, con opere dal forte valore patriottico. La serata sarà condotta da Michele Mirabella e vedrà anche la partecipazione di Ron e Neri Marcorè.
L'ingresso è (ahinoi) ad inviti, ma la serata verrà trasmessa il 19 marzo su Rai 5.
sabato 5 marzo 2011
Daniela e Fabio ospiti a "Ridotto dell'Opera"!
Oggi 05 marzo 2011 Daniela Dessì e Fabio Armiliato parteciperanno alla trasmissione radiofonica Ridotto dell'Opera per parlare dei recenti successi e dei futuri importanti debutti. L'appuntamento è quindi dalle ore 13:30 su RSI Rete Due ed online in streaming sul sito http://retedue.rsi.ch/home/networks/retedue.html.
Buon ascolto!
venerdì 25 febbraio 2011
Daniela e Fabio incontrano i fan a Brescia!
Il prossimo 11 marzo (ore 21:00) al Teatro Centro Lucia di Botticino, in provincia di Brescia, Daniela Dessì e Fabio Armiliato, parteciperanno ad un incontro con i propri fan presentato dal giornalista del quotidiano Bresciaoggi, Fabio Larovere. La serata inizierà con la proiezione di alcune arie tratte da opere cantate dai due artisti; a seguire, una breve intervista per poi aprire alle domande del pubblico in sala. Infine un ultimo spazio sarà riservato alla presentazione dell’ultimo CD della coppia, la registrazione dell’opera La Traviata edita dalla casa discografica tedesca SoloVoce e primo capitolo di una collaborazione che porterà alla pubblicazione di altre quattro opere complete.
L'ingresso è, ovviamente, gratuito... partecipate numerosi!
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