Vi riporto la notizia uscita su un altro blog:
A Franco Zeffirelli è bastato fare la voce grossa su alcuni quotidiani italiani e criticare l'operato di alcuni suoi colleghi registi, sicuramente più giovani di lui ma che avevano trovato spazio nella prossima stagione dell'Opera di Roma, per ottenere anch'egli un suo spazio nella stessa Stagione del Teatro della Capitale da lui stesso aspramente criticata fino a qualche giorno prima proprio negli articoli in questione. Il titolo sacrificato per far posto al regista fiorentino, che ha ricevuto una lezione di stile esemplare nella risposta data in un'intervista da Robert Carsen e che si trova allegata in calce a questa notizia, sarà l?ANDREA CHENIER che tutti gli appassionati d'opera aspettavano con ansia per la presenza nel cast di Daniela Dessì, Fabio Armiliato e Juan Pons nei ruoli dei protagonisti e con la regia di Federico Tiezzi, attesissimo dopo il trionfo della NORMA, sempre con la Dessì a Bologna, nella stagione scorsa. Il titolo che sarà proposto a Roma con la regia di Zeffirelli e che quindi sostituirà la prevista Andrea Chenier, sarà l'ennesima produzione di PAGLIACCI che andrà in scena già alcuni mesi prima al Comunale di Firenze e che, con ogni probabilità, sarà la riproposizione riciclata di una delle tantissime produzioni che il regista fiorentino ha sparso per il mondo dopo il grande successo del suo Film più di 30 anni fa. Ci si chiede a questo punto se fosse davvero il caso di penalizzare gli spettatori e tutti gli appassionati togliendo un titolo di grande attesa e di sicuro successo, visto il trionfo della coppia Dessì-Armiliato nella FANCIULLA DEL WEST nella passata stagione, per inserire un titolo soltanto con lo scopo di ottenere un consenso al programma della stagione dell'Opera di Roma da parte di chi l'aveva fino a quel momento fortemente criticata. E' giusto far notare notare che l'opera di Giordano manca dal Teatro dell'Opera di Roma da molte stagioni (è stata fatta all'aperto a fine anni 90) ed era già stata cancellata dal cartellone della Scala, per motivi ancora sconosciuti, proprio nel giugno di quest'anno per far posto a un'ennesima ripresa di TRAVIATA. Tempi duri quindi per il capolavoro di Giordano proprio a 112 anni dalla sua prima milanese (1896: La Scala, dove andò in scena per la prima volta, non celebrò neppure il centenario.) e proprio nel momento che, paradossalmente, ha trovato in Fabio Armiliato e Daniela Dessì due interpreti di grandissimo rilievo, come testimoniano il grande numero di recite da loro eseguite nei più grandi Teatri del Mondo e anche la recente pubblicazione della nuova produzione discografica fatta in studio per l'etichetta del Gruppo Universal.
4 commenti:
Cooosa?!? Ok che le produzioni del Franco sono perfette etc etc etc che non è lui che le vuole riproporre sempre etc etc etc che è la gente che glielo chiede etc etc etc e lui dopo vari tentennamenti s'è convinto di essere il genio al servizio del papa etc etc etc amen (...)
MA COME POSSONO TOGLIERCI LA DANY? COME? COME? COME? COME? COME? COME?
Mi struuuggooo e mi tormentooo
Propongo di andare a Teatro con l'mp3 munito dello Chernier Dessiniano.
Ci tolgono lo Chénier?!? Bene!!! E noi andiamo a Siviglia a vederci la Fanciulla del West.
(comunque il mondo della lirica è davvero orrendo...)
Permesso...Tutti a Siviglia allora:Vi aspetto!!!
Posta un commento