sabato 23 ottobre 2010

A Dessì e Armiliato il Premio Piastrella D'Oro!


"Il prossimo 25 Ottobre i due cantanti lirici italiani Daniela Dessi’ e Fabio Armiliato riceveranno al Teatro Carani di Sassuolo (ore 21) il Premio Piastrella d’Oro dell’Associazione Amici della Lirica del Circolo Sassolese. Per l’occasione si e’ organizzato un concerto a cui parteciperanno vari circoli musicali dell’Emilia Romagna.

Il Premio Piastrella d’Oro in passato e’ stato consegnato ad artisti del calibro di Renata Tebaldi, Mario del Monaco, Fiorenza Cossotto, Ruggero Raimondi, Piero Cappuccilli, Mirella Freni, Renato Bruson, Leo Nucci, Luciano Pavarotti, Sonia Ganassi, Alfredo Kraus, Placido Domingo e Raina Kabaivanska.

Dessi’ e Armiliato, ospiti d’onore della serata, riceveranno il premio dalle mani del sindaco di Sassuolo al termine del concerto, come riconoscimento alla loro arte. I due artisti sono in questi giorni a Parma dove domenica 24 ottobre canteranno l’ultima replica de I vespri siciliani, mentre in novembre si separeranno. Daniela Dessi’ volera’ a San Francisco per interpretare Madama Butterfly e Fabio Armiliato sara’ a Bilbao dove debuttera’ il ruolo di Corrado dell’opera Il Corsaro."

http://www.modena2000.it/2010/10/18/sassuolo-a-dessi-e-armiliato-il-premio-piastrella-doro/

sabato 9 ottobre 2010

I VESPRI SICILIANI in diretta TV!


Domenica 10 ottobre 2010 verrà trasmessa, in diretta dal Teatro Regio di Parma, la prima de I vespri siciliani con Daniela Dessì, Fabio Armiliato, Leo Nucci e Giacomo Prestia.
L'appuntamento è alle ore 20:00 su TV Parma oppure in streaming, oltre che dal sito dell'emittente emiliana, alla pagina http://wwitv.com/tv_channels/8020.htm .

Quale modo migliore per festeggiare i 197 anni di Giuseppe Verdi?!

martedì 5 ottobre 2010

La stagione 2010-11 di Daniela Dessì!


Eccoci di ritorno dopo i trionfi estivi de La Fanciulla del West al Festival Puccini e del recital di canto a La Coruña!
E si ricomincia alla grande, con I vespri siciliani (10, 13, 17, 20, 24 ottobre) al Festival Verdi di Parma. Praticamente un debutto, visto che Daniela ha affrontato, ad oggi, solo la versione francese dell’Opera in una famosa produzione romana del 1997. Al suo fianco un cast di brillanti stelle verdiane: Fabio Armiliato, Leo Nucci e Giacomo Prestia.

Si vola poi a San Francisco dove ritroviamo i ciliegi e le “piccole cose, umili e silenziose” di Madama Butterfly (5, 11, 14, 17, 21, 27 novembre), uno dei ruoli indiscutibilmente più legati alla notorietà mondiale di Daniela Dessì.

In dicembre (8, 11 e 14) è poi previsto l’atteso ritorno, accanto a Fabio Armiliato, in Francesca da Rimini al Teatro Verdi di Salerno ed un concerto (22), sempre a fianco del Tenore genovese, a Caracas, con la direzione del Maestro Gustavo Dudamel.

Il nuovo anno si apre in maniera grandiosa, con l’inaugurazione della stagione 2011 del Teatro Regio di Parma con La Forza del Destino. Daniela Dessì sarà quindi di nuovo Leonora dopo la splendida prova fornita all’Opéra de Monte-Carlo due anni fa.

Per febbraio invece è previsto l’importante debutto ne La Gioconda di Amilcare Ponchielli, al Teatro Massimo di Palermo. Al fianco di Daniela, ci saranno Salvatore Licitra, Marianne Cornetti ed Alberto Mastromarino.

Il 19 di aprile Daniela Dessì tornerà infine ad indossare gli splendidi panni di Desdemona nella prima di sette recite previste tra tra Belgio ed Olanda (Liegi, Heerlen e Charleroi) per il debutto di Fabio Armiliato come Otello (19,22,28/04 e 01,03,07,11/05).

Una bellissima carrellata nella grande Opera italiana, da Verdi a Ponchielli, da Puccini a Zandonai... non resta quindi che prepararsi a partire sulle tracce della nostra inarrivabile Daniela!

giovedì 30 settembre 2010

A Daniela Dessì e Fabio Armiliato il premio "Goffredo Petrassi"!


Un altro prestigioso riconoscimento alla grandissima Daniela Dessì! Domenica 26 settembre 2010 all'Auditorium Parco della Musica di Roma, è stato consegnato a Lei e a Fabio Armiliato l'importante premio in ricordo del Maestro Goffredo Petrassi, grande compositore del Novecento.
A condurre la kermesse Pippo Franco, affiancato da Salvatore Genovese, direttore artistico dell'Associazione Culturale G. Petrassi. Ospite d'onore e presidente della giuria di qualità, Ennio Morricone e tante altre le celebrità che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento: Renzo Arbore, Margherita Buy, Carlo Crivelli, Barbara De Rossi, Enrico Montesano, Roberto Prosseda, Massimo Ranieri, Bud Spencer, Guido Strazza, Uto Ughi e Bruno Vespa.

mercoledì 29 settembre 2010

"Una gran voz"

Una bellissima recensione del concerto dello scorso 18 settembre uscita su La Opinión A Coruña:

Escuchar una gran voz constituye siempre un acontecimiento. Daniela Dessì llega por primera vez a Galicia en una espléndida madurez vocal que se advierte en la depuración de su arte y en la cada vez más acentuada dimensión dramática de su cuerda. El programa combinó con sabiduría el canto y los pasajes orquestales, de manera que la artista pudo descansar entre cada una de sus actuaciones. Así, el programa no fue demasiado generoso desde el punto de vista vocal (sólo seis obras programadas), pero se compensó con tres bises, que pudieron ser más de haber querido ella porque el público coruñés, siempre sensible al canto, no se cansaba de aplaudirle y de aclamarle. Lo que está muy claro es que la soprano genovesa es una cantante para la escena; en el recital, aunque se mostró comedida en los apoyos corporales, utilizando sobre todo el vehículo de la voz, como es preceptivo, surgió incontenible esa fuerza expresiva que se transmite al público.

En el momento actual, su voz mantiene una maravillosa capacidad para apianar (casi siempre, abriendo bien la cavidad oral) y para emitir dulces sonidos, aunque en centro y graves aparezcan ocasionalmente estridencias y veladuras; los agudos son brillantes, esplendorosos. Al parecer, la voz necesita un calentamiento muy intenso para dar lo mejor de sí misma, porque la segunda parte fue muy superior a la primera. En mi opinión -y en la del público- los momentos más sobresalientes del recital fueron, por este orden, Pace, mio Dio, de La forza del destino, y Ritorna vincitor, de Aida, ambas de Verdi; La mamma morta, de Andrea Chénier, de Giordano; y Io son l'umile ancella, de Adriana Lecouvreur, de Cilea y Tu, che di gel sei cinta, de Turandot, de Puccini; estas dos últimas, ofrecidas como bis. En general, acertada la orquesta ovetense, muy bien dirigida por Rizzo.

Intérpretes: Daniela Dessì, soprano. Oviedo Filarmonía. Director, Pietro Rizzo

Programa: Fragmentos de ópera de Puccini, Mascagni, Verdi y Giordano Fecha: 12 de septiembre de 2010

Lugar: Teatro Colón, A Coruña


Julio Andrade Malde

giovedì 9 settembre 2010

Il PUCCINI FESTIVAL 2010 su Rai Tre!


Per il ciclo La Musica di Rai Tre, questa notte verrà trasmesso (per l'orario preciso meglio attenersi al sito) uno speciale dedicato al Festival Puccini 2010 in cui, tra l'altro, compariranno interviste a Daniela Dessì e Fabio Armiliato.
Buona visione!

mercoledì 11 agosto 2010

"Mettiamoci all'Opera"... a Cortina d'Ampezzo!


Rimporto questa succulenta news uscita sul sito Cortina Incontra:
“Casta diva”, “Libiam ne’ lieti calici”, “Va pensiero”, La donna è mobile”. Come dire, il patrimonio musicale che in un modo o nell’altro è entrato non solo nelle orecchie ma nella vita stessa degli italiani. Una serata speciale all’Audi Palace, che per l’occasione trasforma la platea in un loggione – non necessariamente di melomani, ma almeno di curiosi – e il palco nel proscenio della Scala. Musica e storia si fonderanno in uno spettacolo, che da Verdi a Puccini, passando per Mascagni e tanti altri, ripercorrerà i fasti del genere musicale che ci ha fatto definire il paese del bel canto. Tutti in piedi, dunque, ad applaudire i nostri straordinari cantanti, la soprano Daniela Dessì e il tenore Fabio Armiliato (che nella vita sono moglie e marito), che accompagnati dal grande Lorenzo Arruga ci faranno ascoltare alcune di quelle arie che, come osserva lo stesso critico musicale, girando per il mondo ti fanno sentire orgogliosamente italiano. Con tanto di dotta spiegazione. Venite e che…“nessun dorma”.

http://www.cortinaincontra.it/appuntamenti/Pagine/Mettiamoci%20all%20opera.aspx

L'evento verrà anche trasmesso, a partire dalle ore 21:30 del 14 Agosto 2010, in diretta sul canale 901 di Sky ed in streaming sul sito Cortina Incontra.

Buona visione!

domenica 25 luglio 2010

Or son cent'anni...


"Venerdì 16 luglio è andata in scena a Torre del Lago La Fanciulla del West nell’edizione del centenario dell’opera. Purtroppo questo capolavoro di Puccini rappresentato per la prima volta alla Metropolitan Opera di New York nel dicembre del 1910, non ha avuto negli anni il successo di pubblico che altri titoli dello stesso compositore, magari meno accattivanti, hanno conseguito. La Fanciulla del West tratta da un dramma teatrale dello scrittore David Belasco venne musicata da Puccini con una sensibilità tutta nuova per la caratterizzazione di un luogo e della sua natura così come dei personaggi che lo popolano. Si può dire senza presunzione che la Fanciulla del West apra la strada alla musica moderna (per me molto di più di quanto farà Turandot) per la sua estrema attualità che in alcuni passaggi lascia stupefatti; Puccini stesso la descrisse in una lettera a Sybil Seligman come la sua migliore creatura, ed a ragione. A questi richiami descrittivi nella parte orchestrale corrispondono delle scritture vocali di grande difficoltà sia tecnica che espressiva; al canto,infatti, bisogna donare la sensibilità dell’animo del personaggio e purtroppo non sempre le due cose vanno di pari passo, come si spererebbe. Il Festival proponeva una nuova produzione puntando sulle due stelle della lirica internazionale Daniela Dessì e Fabio Armiliato che hanno riscosso un vero trionfo; si affidava inoltre la regia alla tedesca Kirsten Harms, le scene allo scultore Franco Adami ed i costumi a Giovanna Fiorentini. L’allestimento nel suo complesso è stato accolto molto freddamente dal pubblico forse per incomprensioni nei confronti di soluzioni ed interpretazioni, soprattutto scenografiche, che andavano in altre direzioni rispetto alle indicazioni originali dell’ambientazione. Se non si deve rimanere ancorati ad una tradizione che potrebbe, agli occhi del pubblico moderno, risultare polverosa, bisognerebbe però innovare mantenendosi sul sentiero tracciato dagli autori dell’opera. Della caratteristica ambientazione western sono rimasti solo dei totem indiani che erano presenti sia come sculture sia dipinti sul fondale del secondo atto, per il resto vediamo un saloon abbozzato, ma che di western ha davvero poco, una capanna di Minnie inesistente, sostituita da elementi scenici che non richiamano (eccettuati il tavolo e gli sgabelli) una casa ed una foresta troppo stilizzata nel terzo atto. I costumi erano riconducibili al momento storico, ma anch’essi spesso inadatti a distinguere i personaggi e ad inquadrarli nel loro ruolo sociale ( i minatori non avevano gli attrezzi del mestiere); la regia proponeva movimenti interessanti, nelle masse in particolare. Spesso però c’era quella incongruenza tra libretto ed azione scenica che negli spettacoli di oggi è ricorrente. Penso che il dissenso del pubblico si sia manifestato poiché non era possibile, con un allestimento del genere, capire la storia ed i suoi avvenimenti senza conoscere precedentemente l’opera; se si vuole avvicinare un nuovo pubblico a questo bellissimo genere musicale lo si deve anche guidare alla conoscenza dei capolavori. Come ho detto i protagonisti di questa edizione dell’opera erano Daniela Dessì e Fabio Armiliato che tornavano in questo titolo a Torre del Lago dove lo avevano già affrontato insieme nel 2005 e dopo averlo proposto anche a Roma e Siviglia.
Il ruolo di Minnie è quello di una giovane che con la propria forza di volontà e l’affetto riesce a tenere a bada un gruppo di minatori che pendono dalle sue labbra per ogni cosa, Minnie è la loro mamma, è quella mamma che hanno lasciato a casa, magari oltreoceano, per cercare la fortuna in America. Daniela Dessì ha debuttato il ruolo nel 2005 e da questo momento lo ha maturato vocalmente e scenicamente tanto da farne ,oggi, uno dei suoi cavalli di battaglia; cantante di riferimento nel repertorio pucciniano (come dimostra anche il cd Decca di recente pubblicazione), la signora Dessì in questa produzione ha riportato Minnie ad essere la fanciulla, e non la donna, come troppe volte ci è stata presentata. Una fanciulla, intendiamoci, dotata di un’intelligenza e una personalità non comuni data la situazione in cui vive, ma pur sempre desiderosa di vita e di emozioni. Abbiamo ascoltato un canto fermo, sicuro su tutti i passaggi più ostici della partitura (quella che insieme e forse più di Turandot richiede una tecnica formidabile), dal do scoperto di “Laggiù nel Soledad” al difficile “Oh se sapeste…”, fino all’”anche tu lo vorrai Joe..”, per citarne solo alcuni. La Dessì ha emozionato per il modo in cui pronunciava ogni piccola parola, ogni sillaba che prevedevano le sue frasi, e per come quindi queste parole erano sposate ad una emissione sempre ottima su tutta la tessitura, senza cedere ad effetti veristici, per un’innata intelligenza musicale, e risolvendo il personaggio sul tono che gli è più proprio, cioè quello giovanile e lirico. Scenicamente ogni piccolo movimento era calibrato alla situazione, si trattava di una Fanciulla vitale negli scontri con Jack Rance e sensuale negli abbandoni con Dick Johnson; la figura sempre affascinante completava il capolavoro realizzato già nella parte musicale da questa grande artista.

Non le era da meno, ne vocalmente ne scenicamente Fabio Armiliato che ho ammirato per una grande e partecipata aderenza al personaggio, che è adatto a lui musicalmente ed anche fisicamente, richiedendo da una parte una voce di tenore lirico spinto-drammatico qual è la sua e dall’altra una figura slanciata ed atletica. Fin dall’entrata con la frase “chi c’è per farmi i ricci?”si comprende la baldanza giovanile che pervade il sangue del bandito messicano che infatti non tarda ad accostarsi a Minnie, che però, come sappiamo aveva già incontrato. Armiliato riesce a sfumare il canto nei momenti di più intensa passionalità così come a renderlo eroico e più vigoroso quando si tratta di doversi difendere da Jack Rance o nella fatidica “Or son sei mesi…”vero banco di prova per un tenore pucciniano. Nell’altra grande aria “Risparmiate lo scherno…Ch’ella mi creda libero e lontano” si ascolta una voce che viene piegata al lirismo, con dei risultati veramente notevoli nelle dinamiche musicali associate al testo; è chiaro che l’aria ha strappato un grande applauso a scena aperta, e la motivazione è semplice;infatti non veniva isolata come momento di puro e solo canto, ma costituiva un punto fondamentale nell’interpretazione vocale e scenica di Armiliato che ha riconfermato di essere IL Johnson di oggi. Scenicamente i momenti di più intensa passionalità lo trovano a dialogare in modo perfetto con Daniela Dessì con un linguaggio dei gesti e dei movimenti tra loro ormai consolidato mentre invece risulta un vero bandito, ma pur sempre uomo fragile ed eroe allo steso tempo, quando deve confrontarsi nel terzo atto con Rance e i ragazzi del campo che lo trovano (forse giustamente) un ostacolo alla loro felicità che ormai si era ricreata (anche grazie a Minnie) in un paese straniero e lontano dalla patria. Durante tutta l’opera non c’è mai un guardare il personaggio a distanza, ed un pensare solamente al canto, come si sarà capito, anzi un penetrarlo nell’anima; riprova di questa capacità nell’esplorare dall’i terno gli eroi pucciniani è il nuovo cd Decca “Nessun Dorma” che comprende tutte le arie tenorili da Edgar a Turandot e che dimostra versatilità nel canto e quindi una grande conoscenza tecnica. Il “cattivo” della situazione, Jack Rance, era affidato al baritono messicano Carlos Almaguer, che avevo avuto occasione di sentire già come Alfio, e che non ha destato in me grandi emozioni, pur cantando correttamente ogni passaggio, con voce di volume ragguardevole. Ma il problema di questo Jack Rance era l’assenza dello sceriffo, dell’uomo innamorato e solo, infatti c’era esclusivamente il cantante che cantava bene, ma tutto sempre spinto ad una forza ed un brutalità che, nella mia concezione del personaggio ne costituiscono solo una parte. Da segnalare la presenza di un veterano del canto lirico come Luigi Roni che dava voce e corpo ad un Ashby molto credibile, testimonianza di come un grande artista possa ancora, dopo anni ed anni di carriera, rendere un personaggio minore unico e di rilievo nella storia. Di livello discreto i comprimari, che hanno in quest’opera il difficile compito di interagire tra loro vocalmente e scenicamente in modo ineccepibile. Il coro, interamente maschile, ha dato una buona prova diretto da Stefano Visconti, maestro di grande esperienza. L’orchestra, diretta per l’occasione da Alberto Veronesi, direttore artistico del Festival ha suonato correttamente ma priva di quella vitalità che in un’opera come la Fanciulla del West sarebbe auspicabile. Le scelte ritmiche di Veronesi sono state interessanti così come la ricerca dei dettagli e delle minuzie orchestrali, per altro geniali, di cui questo capolavoro è disseminato; c’è da dire che l’acustica del teatro non permette di godere completamente una partitura così complessa come questa, ma penso che si potranno prima o poi arginare questi problemi con delle modifiche strutturali. Successo al calor bianco per Daniela Dessì e Fabio Armiliato che hanno dato conferma del loro livello artistico, davvero ineguagliabile e calorosi applausi per gli altri cantanti, con i dissensi che ho già detto per la parte visiva. Bisogna dire che questa Fanciulla i suoi cento anni li porta magnificamente, buon compleanno!!!!!!!
Didier Pieri"



16 luglio 2010
Torre del Lago Puccini, Gran Teatro all'aperto
LA FANCIULLA DEL WEST

Minnie: Daniela Dessì
Dick Johnson: Fabio Armiliato
Jack Rance: Carlos Almaguer
Ashby: Luigi Roni
Sonora: Giovanni Guagliardo
Nick: Cristiano Olivieri
Sid: Federico Benetti
Trin: Marco Voleri
Bello: Massimiliano Valleggi
Harry: Ernesto Petti
Happy: Claudio Ottino
Larkens: Veio Torcigliani
Billy Jackrabbit: Choi Seing Pil
Wowkle: Larissa Demidova

Direttore: Alberto Veronesi

Regia: Kirsten Harms
Scene:Franco Adami

Orchestra e Coro del Festival Puccini
Maestro del Coro: Stefano Visconti

martedì 29 giugno 2010

E trionfavan le Stelle...


Ecco un po' di recensioni sulle due grandiose recite di Tosca al Teatro Carlo Felice di Genova:

"Daniela Dessì e Fabio Armiliato, che tornavano a cantare nel Teatro della loro città dopo diversi anni (era ora!), hanno colto un incontrovertibile successo personale con ovazioni da stadio che li hanno sommersi dopo "Vissi d'Arte" e "E lucevan le stelle" (bissata). E' evidente il loro affiatamento e il loro legame affettivo, che tanto ha giovato a un'opera "sanguigna" come Tosca."
A.Ottonello, Corriere Mercantile

"Applausi a scena aperta ieri sera al Teatro Carlo Felice di Genova per la “Tosca” di Giacomo Puccini interpretata magistralmente da Fabio Armiliato e Daniela Dessì.
Coppia sia sul palco che nella vita privata, i due hanno incantato il pubblico che li ha ricambiati tributando loro tutta la stima e l’affetto che una città come Genova spesso si crede non sia in grado di offrire in virtù di una millantata freddezza.
Il bis di Armiliato – Caravadossi in “Lucevan le Stelle” era dovuto, gli applausi scroscianti e generosi del pubblico critico ed attento anche. Daniela Dessì con la sua garbata eleganza, la gestualità generosa e delicata, ha saputo interpretare una Tosca colma di passione e fragilità al tempo stesso, e la splendida voce morbida ma potente ne hanno sancito il successo pieno presso pubblico e critica.
Fabio Armiliato è tornato nella sua Genova ed ha saputo conquistare ancora una volta quel Teatro che lo vide debuttare nel 1984 nelle vesti di Gabriele Adorno con il Simon Boccanegra. Molta strada è stata fatta, il suo percorso artistico gli ha visto segnare un successo dopo l’altro e la sua maturazione artistica è oggi giunta al culmine.
Anche Daniela Dessì ha avuto i suoi natali nella Superba. Si è diplomata in canto e pianoforte al Conservatorio “Arrigo Boito”di Parma specializzandosi in canto da concerto presso l’Accademia Chigiana di Siena. Dopo aver vinto il primo premio al Concorso Internazionale indetto dalla Rai nel 1980, ha debuttato con l’Opera Giocosa ne La serva padrona di Pergolesi, costituendo un repertorio comprendente circa 70 titoli da Monteverdi a Prokofiev, passando dal repertorio barocco alle sue straordinarie interpretazioni delle eroine mozartiane e verdiane, fino ad essere considerata oggi la miglior interprete del repertorio verista.
Siamo molto affezionati a questa coppia di assi della musica che sa portare l’Italia – e la nostra Genova – a livelli di eccellenza in tutto il mondo.
Grazie Fabio e Daniela!"
O. Mariotti, Genova-Zena

"Ovazioni anche a scena aperta alla coppia protagonista, il soprano Daniela Dessì e il tenore Fabio Armiliato, che deve addirittura bissare "E lucevan le stelle"... Segno caratterizzante di questa Tosca è stato quello del ritorno al Carlo Felice dei genovesi Dessì e Armiliato: intorno alla loro presenza si è ritagliata l'intera impostazione dello spettacolo. Applauditissimi non solo perchè genovesi, ma anche perchè per loro, insieme e separatamente, Tosca è ormai divenuta un vero cavallo di battaglia, portato nei maggiori teatri lirici del mondo. L'appassionata Tosca di Daniela Dessì appare pienamente consapevole delle stratificate sfaccettature del personaggio, oscillante fra tenerezze e scontrosità, fierezza e ingenuità. E Armiliato è un Cavaradossi stagliato in semplici ma assai efficaci intenzioni interpretative, convincente proprio per la sua diretta espressività."
W. E. Rosasco, Il Secolo XIX

"L'antica locuzione Nemo propheta in patria sua ha trovato clamorosa doppia smentita in occasione della prima di Tosca di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Carlo Felice di Genova lo scorso 8 Giugno. Il cast vedeva infatti nei panni della protagonista il soprano Daniela Dessì ed in quelli del pittore Mario Cavaradossi il tenore Fabio Armiliato: entrambi di origini genovesi e quindi impegnati a giocare “in casa” nel teatro della propria città. L'accoglienza per la coppia di artisti da parte del pubblico è stata assolutamente festosa e le cose del resto non potevano andare diversamente considerato l'alto livello della performance dei due cantanti che vantano con i rispettivi ruoli un rapporto di continuità decisamente significativo (A questo proposito basti solo ricordare che proprio il ruolo di Tosca rappresenta il personaggio portato in scena più volte dalla Dessì, la quale, nonostante sia artefice di una fra le più impegnative e prestigiose carriere dell'attuale panorama lirico mondiale e nonostante abbia abbracciato un repertorio decisamente vasto durante il corso degli anni, è ritornata con cadenza regolare ad interpretare in teatro la sfortunata eroina pucciniana). In questi casi è quindi inevitabile che la grande esperienza maturata nei rispettivi ruoli si faccia valere e che soprano e tenore riescano a gestire in modo ottimale le energie vocali da destinare alle proprie parti (oltremodo impegnative), così come è altrettanto vero che la lunga consuetudine con quest'opera abbia permesso loro di approfondire notevolmente lo scavo psicologico del personaggio affrontato, fornendone un'interpretazione compiuta e definita.
Entrando più nello specifico, la Tosca di Daniela Dessì non può che affascinare per i molti meriti esibiti, a cominciare dalla sempre soggiogante qualità timbrica, così rigogliosa in un registro centrale tanto morbido e tornito, specchio di una femminilità procace e sensuale spiccata. Lo si avverte distintamente negli abbandoni melodici dei duetti d'amore del primo e del terzo atto, in cui la passionalità della protagonista emerge in modo prepotente ma naturale, sempre misurato e spontaneo, mai esibito o ricercato. La carnosità timbrica del soprano è avvolgente e seduce insieme a Mario anche l'ascoltatore, conquistato dal fraseggio suadente e da tanta dovizia di mezzi. Nelle parti più drammatiche degli atti secondo e terzo invece, il soprano innerva il proprio canto di una grande tensione interpretativa che la porta ad affrontare con grande sicurezza e slancio tutti gli impegnativi scarti all'acuto prescritti dalla parte (ivi compreso quello della fatidica “lama”, adeguatamente incisivo e svettante), ma sempre senza tradire la natura intimamente lirica della propria voce e senza scadere in effetti di gusto troppo naturalista (la Dessì sceglie per esempio di cantare sempre ogni nota dello spartito, bandendo il ricorso al parlato anche nei punti in cui tradizionalmente esso viene praticato). Nel secondo atto l'appuntamento atteso con il momento solistico del “Vissi d'arte” la trova immedesimata e generosa oltre che festeggiatissima dal pubblico, mentre, per quanto riguarda il gioco scenico, l'attrice si muove sul palcoscenico con naturalezza ed eleganza veramente ammirevoli (doti evidenziate dalla sempre affascinante figura valorizzata dagli splendidi costumi disegnati per il suo personaggio). La conclusione del secondo atto lascia lo spettatore veramente senza fiato, sia per la pertinenza drammatica dei movimenti scenici che per la aderenza psicologica al momento teatrale: in definitiva una lettura maiuscola che conferma l'autorevolezza di un'interpretazione collaudata ma sempre profondamente sentita.
Dello stesso livello l'interpretazione di Cavaradossi offerta da un Fabio Armiliato in ottima forma vocale. Slancio sentimentale e patriottico convivono armoniosamente nella sua raffigurazione di Mario. Il timbro brunito conferisce la giusta virilità al personaggio mentre la propensione verso il canto a mezzavoce esibito nei momenti più intimi mette in risalto il lato più affettuoso e sentimentale dell'amante, come nel caso dell'aria del terzo atto, bissata a furor di popolo ed in cui Armiliato si è guadagnato un bel successo personale. Il lato eroico del personaggio emerge invece nel possesso sicuro del registro acuto che nell'esultanza del secondo atto ("Vittoria! Vittoria!") svetta imperioso ed adeguatamente insolente, provocando immediatamente l'applauso a scena aperta da parte del pubblico. Assolutamente calzanti poi sia la presenza scenica che le notevoli capacità attoriali, che delineano un Cavaradossi veramente credibile.
La direzione di Marco Boemi, alla testa dell'Orchestra del Teatro Carlo Felice, ha saputo equilibrare in maniera ottimale il rapporto voci-orchestra valorizzando adeguatamente le pagine strumentali ricche di colori e suggestioni.
Come anticipato applausi calorosissimi per tutti con punte di grande entusiasmo per la coppia Dessì-Armiliato."
F. Zanella, Operaclick

"La coppia Armiliato-Dessì ha naturalmente raccolto l'entusiasmo del pubblico: Cavaradossi, appassionato amante e spavaldo ribelle, si è congedato dalla vita con un'aria eseguita con gusto musicale e intelligenza; così come Tosca personaggio dipinto con grande esperienza e che con "Vissi d'Arte" ha avuto, meritatamente, caldi consensi dalla platea."
B.Catellani, Il Giornale

"Dessì è una Tosca di solido mestiere che in Vissi d’arte ha ottenuto una giustificata ovazione"
R. Iovino, La Repubblica

8 e 10 giugno 2010
Teatro Carlo Felice
Genova

TOSCA

TOSCA: Daniela Dessì
MARIO CAVARADOSSI: Fabio Armiliato
IL BARONE SCARPIA: Claudio Sgura
ANGELOTTI: Nicolay Bikov
SAGRESTANO: Armando Gabba
SPOLETTA: Marssimiliano Drappello
SCIARRONE: Angelo Nardinocchi
UN CARCERIERE: Roberto Conti

Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice

Direttore: Marco Boemi

Regia: Renzo Giaccheri
Scene: Adolf Hohenstein

Allestimento: Fondazione del Teatro dell'Opera di Roma

lunedì 7 giugno 2010

Tosca sul grande schermo!

Dal Piemonte alla Puglia, dal Veneto alla Sardegna, ecco l'elenco delle sale cinematografiche italiane in cui giovedì 10 giugno, alle ore 20:30, verrà trasmessa in diretta la Tosca dal Teatro Carlo Felice di Genova:

"Daniela Dessì trionfa al MET con una Tosca storica"

mercoledì 2 giugno 2010

"Grazie Daniela Dessì!"


Riporto con enorme piacere questo post uscito sul blog dei Lavoratori del Teatro Lirico di Cagliari:
"UNA GRANDE ARTISTA HA INTONATO PER NOI UNA NOTA DI SOLIDARIETA’ E DI NETTO SOSTEGNO CHE NON PUO’ CHE DARCI SPERANZA E CORAGGIO: IL FAMOSO SOPRANO DANIELA DESSI’ HA PUBBLICAMENTE PRESO LE DIFESE DI NOI LAVORATORI DEI TEATRI LIRICI, DISTINGUENDOSI, PRESSOCHE’ SOLITARIA FRA GLI ARTISTI, DA CHI CI INDICA COME LA PRINCIPALE… CAUSA DELLA CRISI IN CUI I TEATRI VERSANO. GRANDE ARTISTA E GRANDE CUORE.

Scusate l’uso del maiuscolo, ma certe cose vanno dette a voce alta per poter contrastare le grandi voci che invece si esprimono in maniera malevola nei nostri confronti. Non alludo a nessuno in particolare (voglio evitare ulteriori polemiche): con grandi voci non mi riferisco solo a voci di cantanti ma a voci importanti ed autorevoli di ogni altro settore.

Alberto Loi"


Non zittite l'arte, 2 giugno 2010

lunedì 31 maggio 2010

E la tartana arriva finalmente a Genova!


E' grande l'attesa per il ritorno a Genova, loro città natale, di Daniela Dessì e Fabio Armiliato. E il menù previsto per questa importante occasione è decisamente da acquolina in bocca: due recite di gala (8 e 10 giugno) di Tosca, l'Opera che maggiormente ha contribuito a renderli famosi in tutto il mondo, incoronandoli il Mario Cavaradossi e la Floria Tosca di riferimento di questi anni.
Proprio quest'anno, tra l'altro, ricorrono i 110 anni dalla prima esecuzione assoluta del Capolavoro pucciniano e così viene riproposto, in coproduzione col Teatro dell'Opera di Roma, l'allestimento "originale" con le preziose scene di Adolf Hohenstein. Un'occasione in più per non lasciarsi scappare questo evento!

Per chi comunque proprio non riuscisse a raggiungere la Superba, è prevista, in alcune sale cinematografiche (l'elenco sarà pubblicato a breve) italiane ed europee, la tramissione in diretta della recita del 10 giugno.

Ecco infine un'intervista uscita sull'edizione genovese del quotidiano La Repubblica di domenica 30 maggio 2010:

mercoledì 26 maggio 2010

A Daniela Dessì e Fabio Armiliato il "Flaviano d'argento"!


"Giovedì 27 maggio alle ore 18.00 presso l'Auditorium E.Montale del Teatro Carlo Felice il celebre musicologo Alberto Cantù presenterà al pubblico l'opera Tosca.

La conferenza illustrativa Modernità di Tosca sarà preceduta da un breve incontro informale tra pubblico e il relatore con il Tea Time House Opera, il tè delle cinque offerto da Garisenda Ricevimenti.

A conclusione della conferenza l'associazione Il salotto della musica Flaviano Labò conferirà il premio Flaviano d'argento al soprano Daniela Dessì e al tenore Fabio Armiliato, interpreti principali dell'opera, due genovesi che si sono distinti nel mondo dell'arte.

Genova, 26 maggio 2010
L'Ufficio Stampa"

Per ulteriori informazioni potete consultare la sezione comunicati stampa del sito del Teatro Carlo Felice.

mercoledì 7 aprile 2010

Doppio appuntamento romano per Daniela Dessì!



Lunedì 12 aprile, Daniela Dessì interverrà all'interno della rubrica Meridiana, in onda su RaiNews24 dalle ore 10 e visibile anche in streaming all'indirizzo: http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php

Nel tardo pomeriggio invece, alle 18, presenterà il suo nuovo, bellissimo disco Puccini Arias alla libreria la Feltrinelli di via Appia Nuova, 427. L'ingresso ovviamente sarà libero per cui... partecipate numerosi!

martedì 30 marzo 2010

Gloria, gloria, o vincitori!

Dal nostro inviato a Siviglia:
"Dopo lo straordinario successo dello scorso anno con La Fanciulla del West ritorna a Siviglia al Teatro della Maestranza, la coppia Dessì Armiliato questa volta nei rispettivi panni di Liù e del misterioso principe Calaf nell’ultimo grande capolavoro di Giacomo Puccini: Turandot.
Interpreta la principessa di gelo un’altra grande artista già ben collaudata per questo ruolo: Maria Guleghina. Un cast davvero stellare.
In un Teatro della Maestranza gremito, la nota storia della principessa e del misterioso e audace principe si snoda all’interno di una scena prevalentemente occupata al centro da una enorme statua di un volto, a simboleggiare l’antico Impero Ming sostituita poi nel secondo quadro dal palazzo imperiale (sicuramente di maggior impatto scenico) per poi successivamente tornare nel terzo ed ultimo atto anche se in posizione differente.Verso la fine dell’Opera si scoprirà il doppio volto di questa struttura che girerà su se stessa a scena aperta proprio nelle ultime battute della stessa..

Un allestimento quello presentato dal Teatro della Maestranza, senz’altro ben architettato e riuscito che però pecca un poco di luminosità a vantaggio di un buio forse troppo opprimente in certi frangenti, specie nel primo atto; in tutta la produzione manca di quel fascino e pizzico di arte orientale che non sarebbe guastato visti anche gli aspetti fiabeschi a sfondo cinese in cui la storia di Turandot vive.

Gli artisti riempiono la scena e sono gli assoluti protagonisti di questa produzione:

Fabio Armiliato è Calaf in tutti i suoi aspetti: sia fisicamente, scenicamente e parimenti, nel canto.
La sua resa vocale affascina ed emoziona dalla prima all’ultima nota (ed in questo ruolo non ha certo poco da fare ascoltare!); brilla la sua “Non piangere Liù” e nel noto e attesissimo “Nessun Dorma” sfodera un canto di rara bellezza ed espressività ottenendo un folgorante lungo applauso a scena aperta, che andava persino a coprire il fortissimo orchestrale sulla coda dell’aria.
Armiliato dona colore e anima a tutto quello che canta: una vera e propria lezione di bel canto e di credibilità scenica dall’inizio alla fine dell’opera…
Difficilmente ho sentito altri cantanti così entusiasticamente convincenti in questo ruolo in tutte le sfumature che esso richiede. In poche ma significative parole, si può affermare che oggi Fabio Armiliato è veramente il più completo Principe Calaf in circolazione.

Daniela Dessì è una Liù dolce e dalle tenere movenze che catturano la scena. Questa grande Artista (dei nostri giorni e di sempre, come ormai è accertato da tempo) riesce a piegare il suo importante strumento vocale anche per sottolineare in modo assolutamente convincente tutti gli aspetti di questo ruolo, grazie alla sua straordinaria padronanza tecnica e alla sua sensibilità musicale.
Ammalia e seduce nell’aria “Signore Ascolta “e costruisce un palpitante e struggente finale che vive tutto nella sua aria “Tu che di ciel sei cinta”...un vero e proprio brivido scorre in quel momento dentro il teatro e viene avvertito da tutti attraverso il suo canto.

Maria Guleghina è Turandot per esperienza nel ruolo e solidità di canto. Con mestiere e talento misura la sua importante voce spingendola alla ricerca anche delle linee dinamiche sui piani, sottraendosi, così facendo, da quell’etichetta che la vede riconosciuta come soprano spinto talvolta anche all’eccesso e donando così maggior credibilità e “gusto” alla sua interpretazione soprattutto nell’aria di apertura ”In questa reggia..” e nella scena degli Enigmi.
Soddisfa la sua tenuta scenica “distaccata” come Turandot deve apparire per tutta la durata dell’Opera e di conseguenza il suo canto non sempre lineare risulta in ogni caso efficace e completo grazie proprio a questo aspetto.
Chiude nel duetto Alfano la sua buona interpretazione affidandosi sempre alla sua ottima tecnica e all’esperienza.
Nel cast, ottima prova del giovane e promettente Alex Vinograd nel ruolo di Timur,
Complessivamente buona la prova di Ping,Pong e Pang interpretati da Manel Esteva, Javier Palacios e Gustavo Peña “aiutati” sul palco da allegorici ed acrobatici servi che con i loro interventi, movimentano la scena privandola di una certa staticità che si sarebbe potuta notare durante il terzetto d’inizio secondo atto.

Unica nota meno positiva la prestazione dell’orchestra Sinfonica de Sevilla e del coro del Teatro della Maestranza, probabilmente non in grande serata, diretta con buone intenzioni non sempre completamente realizzate dal M° Pedro Hallfter.
Al fine,un successo complessivo scandito da numerosissimi applausi e trionfali ovazioni che hanno accompagnato l’uscita dei protagonisti principali ed in particolar modo Daniela Dessì e Fabio Armiliato dominatori assoluti di questa rappresentazione dalla prima all’ultima nota."

18 marzo 2010
Sevilla, Teatro de la Maestranza
TURANDOT

Turandot (Soprano): Maria Guleghina
Calaf (Tenor): Fabio Armiliato
Liu (Soprano): Daniela Dessi
Ping, Canciller (Barítono): Manel Esteve
Timur (Barítono): Alexander Vinogradov

Real Orquesta Sinfónica de Sevilla

Coro de la A. A. del Teatro de la Maestranza

Escolania de Los Palacios

Dirección musical: Pedro Halffter
Dirección de escena: Sonja Frisell

lunedì 29 marzo 2010

Daniela Dessì ospite presso gli Amici del Loggione del Teatro alla Scala!



"Dopo i successi di Siviglia, Turandot, e Madrid, Andrea Chiener, Daniela Dessì torna a Milano per incontrare il suo pubblico.
L’8 aprile alle ore 18.00 si terrà, infatti, un incontro presso gli Amici del Loggione (Via Silvio Pellico, 6), durante il quale Daniela Dessì presenterà ai soci dell’Associazione e agli appassionati il suo nuovo disco Puccini Arias e anticiperà i prossimi incontri previsti in Italia e all’estero.
Gino Vezzini, presidente dell’Associazione, modererà l’incontro.
Ingresso libero, Vi aspettiamo numerosi"

Per ulteriori informazioni: http://www.amiciloggione.it/public/userfiles/file/circolare%20n_%205%20aprile-maggio%202010.pdf

lunedì 15 marzo 2010

Disponibile da oggi l'ERNANI registrato a Torino!

E' finalmente disponibile nei migliori negozi di dischi il cd di Ernani registrato dal vivo al Teatro Regio di Torino nel giugno 2007, pubblicato dall'etichetta Solo Voce.



Ecco il cast:

ERNANI Fabio Armiliato
ELVIRA Daniela Dessì
DON CARLO Lucio Gallo
DON RUY GOMEZ DE SILVA: Giacomo Prestia
GIOVANNA Elena Borin
DON RICCARDO Fulvio Oberto
JAGO Alessandro Svab

Coro e orchestra del Teatro di Regio di Torino; Bruno Campanella

venerdì 12 marzo 2010

Habemus Chénier!


Dai nostri inviati a Madrid:
"Habemus Chénier!” esclama un a dir poco entusiasta direttore del Teatro Real di Madrid al termine della recita del 27 febbraio abbracciando insieme i “suoi” Andrea Chenier e Maddalena di Coigny.Ed è questa immagine finale di gioia autentica alla quale ho fortuitamente assistito, che mi piaceva riportarvi per dare inizio a questa personale recensione.
Se c'è un un'Opera che ha sempre scisso pubblico e una buona parte della critica, questa è senz'ombra di dubbio Andrea Chenier. Del capolavoro di Umberto Giordano viene spesso sottolineata infatti un' eccessiva enfasi drammatica nella ricerca di effetti "facili"; allo stesso modo però, dalla trionfale prima scaligera del 1896, è costantemente riproposta nei teatri di tutto il mondo, ottenendo sempre notevoli successi. Grazie al numero e alla bellezza delle pagine dedicate al protagonista, è stato un po' il “cavallo di battaglia” di grandissimi tenori (Pertile, Gigli, Del Monaco, Corelli... ). Impossibile quindi, anche per Fabio Armiliato, sottrarsi al particolare fascino di questo capolavoro che, debuttato a Pittsburgh nel 1998, l'ha accompagnato per circa 50 recite nei più grandi Templi della Lirica e l'ha reso l'interprete di riferimento di questi ultimi anni.
Le due recite madrilene del 18 e 27 febbraio non fanno che confermare quanto detto:
Armiliato regala al pubblico che riempiva in ogni ordine di posto il Teatro Real, un Andrea Chénier assolutamente personale, risoluto e incisivo, costruito su una musicalità senza pari in tutto lo svolgersi dell’Opera e con assolute perle stilistiche e tecniche in evidenza nelle pagine più attese dell’Opera di Giordano: Il suo elettrizzante “Improvviso”, la struggente e rabbiosa interpretazione di "Sì, fui soldato" e soprattutto l’accattivante quanto carica di lirismo "Come un bel dì di Maggio" che vengono accolte da numerosi applausi a scena aperta. Stesso discorso e pari accoglienza, nei notissimi duetti con Maddalena di Coigny, dove il tenore “piega” la sua voce verso una tenue quanto palapabile dolcezza. Con questa interpretazione Fabio Armiliato ha confermato ancora una volta di non aver rivali in questo ruolo, come più volte sottolineato dalla critica e dall’entusiasmo degli appassionati in tutti questi anni.
Daniela Dessì dona voce ed anima all'eroicità di Maddalena di Coigny: un altro grande capolavoro del Soprano che oggi regna incontrastata in questo repertorio. La voce, ambrata e sonora come sempre, riesce a dipingere un intenso ritratto della Contessina: dalle frivolezze del primo atto, all' esaltazione nel sacrificio finale, passando per lo struggente duetto del secondo quadro, che la Dessì cesella di pianissimi, e per la commovente “La mamma morta”, un vero saggio di belcanto e di intensità interpretativa, salutata entusiasticamente da una vera e propria interminabile ovazione!
Marco di Felice è un Gerard di voce robusta e fortunatamente lontano da truci effetti veristi. Tra i tanti comprimari vale la pena di segnalare la possente Madelon di Larissa Diadkova e l'Incredibile del sempre valente Carlo Bosi.
Lo spettacolo di Giancarlo del Monaco, proveniente dall' Opéra National de Paris, riprende e rinnova la precedente sua produzione creata per il Teatro Comunale di Bologna. Bella l'idea del primo quadro racchiuso in un salone con vedute di giardino in trompe l'oeil (come a dirci che la sola natura possibile qui è falsa, è un’imitazione) in cui si danno ritrovo gli ultimi, tetri (quasi zombie) rappresentanti dell’ Ancien Régime e tra cui contrastano, grazie anche agli splendidi costumi color pastello di Maria Filippi, Andrea e Maddalena; notevole anche l'idea di ambientare il Tribunale Rivoluzionario, organo che tra i compiti aveva quello di smantellare l'aristocrazia, nel luogo creato dall'aristocrazia stessa per dare piena ostentazione di sè: un teatro (in rovina, chiaramente...) che, con fenomenale coup de théâtre, appare in scena al levarsi di un'enorme tricolore francese. Uno spettacolo insomma decisamente piacevole anche se forse un po' troppo indeciso tra la via del concreto realismo o del più poetico simbolismo (come il momento finale in cui i due protagonisti si arrampicano sull'enorme grata fissata sul proscenio).
Buona la prova dell'Orquestra Titular del Teatro Real guidata, con tempi a volte un po' troppo dilatati per un'Opera dalla spiccata teatralità come questa, da Victor Pablo Pérez. Accoglienza trionfale ed infiniti applausi, accompagnati da autentiche piogge di fiori, per i due protagonisti principali dell’Opera.


Ed ecco qualche prezioso frammento video:
- "Un dì all'azzurro spazio"
- "Credo a una possanza arcana...Io non ho amato ancor!"
- "Ecco l'altare... Eravate possente... Ora soave, sublime ora d'amore!"
- "La mamma morta"
- "Sì, fui soldato"
- "Come un bel dì di maggio"
- "Vicino a te s'acqueta... La nostra morte è il trionfo dell'amor!"


18 e 27 febbraio 2010
Madrid, Teatro Real

ANDREA CHENIER
Andrea Chénier: Fabio Armiliato
Maddalena de Coigny: Daniela Dessì
Carlo Gérard: Marco Di Felice
Bersi: Marina Rodríguez-Cusí
La condesa de Coigny: Stefania Toczyska
Madelon: Larisa Diadkova
Roucher: Felipe Bou
Pietro Fléville: Marco Moncloa
Fouquier Tinville: Marco Moncloa
Mathieu: Luis Cansino
Un "increíble": Carlo Bosi
El abate: Ángel Rodríguez
Schmidt: Károly Szemerédy
Un mayordomo: Pablo García
Dumas: Tomeu Bibiloni

Dirección musical: Víctor Pablo Pérez
Dirección de escena: Giancarlo del Monaco
Escenografía: Carlo Centolavigna
Figurines: María Filippi
Iluminación: Wolfgang von Zoubek
Coreografía: Laurence Fanon
Dirección del coro: Peter Burian

martedì 9 marzo 2010

Benedette queste carte!


Una notiziona!
La dottoressa Serenella Gragnani, nel proprio sito, annuncia che dopo il saggio dedicato a José Cura (Giù la maschera!) il prossimo impegno sarà dedicato a Daniela Dessì!
"Siamo allinizio della nostra esplorazione" scrive, "abbiamo valutato i personaggi che riteniamo più significativi (per citarne soltanto alcuni Francesca da Rimini, Norma, Manon Lescaut, Butterfly, Aida...) e... il lavoro è iniziato!
Per me è particolarmente interessante confrontarmi con il femminile e soprattutto con un'artista che ha un repertorio così vasto, di donne talmente diverse tra di loro, tanto da permettermi di affrontare aspetti a volte anche controversi della
psicologia femminile. La signora Dessì è una compagna di viaggio stimolante. Ha desiderio di entrare nel personaggio sino in fondo, non si ferma ad una lettura di routine, sente profondamente quanto di attuale sia racchiuso nelle tante eroine che si trova ad interpretare. Dal punto di vista umano poi è una donna ricca di umanità e di dolcezza e questo rende ancora più avvincente il lavorare assieme.
"

Che dire, speriamo di conoscere gli sviluppi del lavoro il prima possibile. Io, dal canto mio, non mancherò di riferirvi immediatamente qualunque notizia mi arrivi! A presto!

Fonte: http://www.artistallopera.com/Generale/serenella-gragnani-e-daniela-dessi.html

mercoledì 24 febbraio 2010

LA FANCIULLA DEL WEST finalmente in dvd!


E' finalmente disponibile nei migliori negozi di dischi il dvd de La Fanciulla del West registrato a Torre del Lago Puccini nell'estate 2005, pubblicato da Arthaus Musik - RaiTrade.

Ecco il cast:

Minnie: Daniela Dessì
Dick Johnson (Ramerrez): Fabio Armiliato
Jack Rance: Lucio Gallo
Nick: Massimo La Guardia
Ashby: Andrea Patucelli
Sonora: Marzio Grassi
Trin: Marco Valeri
Sid: Massimiliano Valleggi
Bello: Federico Longhi
Harry: Orfeo Zanetti
Joe: Nicola Pamio
Happy: Claudio Ottino
Larkens: Veio Torcigliani
Billy Jackrabbit: Franco Boscolo
Wowkie: Fulvia Bertoli
Jake Wallace: Giovanni Guagliardo
Josè Castro: Giuseppe Riva
Un Postiglione: Steve Collalto

Orchestra e Coro CittàLirica
direttore: Alberto Veronesi
maestro del coro: Stefano Visconti

regia: Ivan Stefanutti
scene e costumi: Nall

martedì 23 febbraio 2010

Presentazione del nuovo cd a "La Barcaccia"!


Oggi, martedì 23 febbraio 2010, al programma radiofonico "La Barcaccia" sarà presentato il nuovo disco di arie pucciniane di Daniela Dessì. L'appuntamento è quindi alle ore 13 su Radio Tre (ascoltabile anche on line al sito http://www.radio3.rai.it/dl/RaiTV/popup/player_radio.html?v=3).

giovedì 18 febbraio 2010

Daniela Dessì e Fabio Armiliato portano al trionfo a Tokyo l'Arena di Verona in Tour con l'AIDA diretta da Placido Domingo.


[Japan News- 15 Feb 2010] - Marcia davvero trionfale per il soprano Daniela Dessì e il tenore Fabio Armiliato al Tokyo Forum della capitale giapponese nella serata a loro dedicata ‘Aida on Valentine day a special love story’ : con oltre 20 minuti di applausi alla fine di una maiuscola interpretazione, la Coppia d'Oro della Lirica Italiana ha trascinato al successo il Tour organizzato da TOKYO TV in collaborazione con la Fondazione Arena di Verona.
Placido Domingo ha diretto con grande personalità la recita di AIDA nel giorno di S. Valentino sostenendo al meglio una compagnia di canto davvero notevole: Daniela Dessì ha portato sulla scena un'Aida di straordinario spessore interpretativo, dalla vocalità sontuosa per la ricchezza di sfumature e accenti, unita a una presenza scenica di straordinaria bellezza; Fabio Armiliato, in gran forma vocale, ha saputo coniugare accenti eroici e suadenti al ruolo di Radames, mostrando un formidabile registro acuto e una coinvolgente carica emotiva; ottimo l'Amonasro del giovane baritono Claudio Sgura e il Ramfis di Roberto Tagliavini; buona ma con qualche difficoltà in acuto l'Amneris di Rossana Rinaldi.
Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona anch'essi sugli scudi nell'opera per loro forse più rappresentativa e nell'interessante cornice realizzata con video-proiezioni spettacolari e di grande effetto, per la regia di Stefano Trespidi, con scene e proiezioni di Ezio Antonelli.
Pubblico entusiasta che ha premiato l'organizzazione di questo impegnativo Tour prendendo d'assedio le Star della serata Dessì, Armiliato e Domingo, alla caccia di un autografo.

mercoledì 10 febbraio 2010

Presentazione del nuovo album di Daniela Dessì alla Libreria Feltrinelli di Milano


"Puccini Arias, il nuovo album di Daniela Dessì, è un recital interamente dedicato alle più celebri arie per soprano di Giacomo Puccini. Il soprano ligure affronta una parte di repertorio che la vede protagonista indiscussa a livello internazionale. La sua carriera, che l’ha già portata nei maggiori teatri d’opera del mondo, si arricchisce quest’anno di tre produzioni pucciniane: la Turandot a Siviglia e la Tosca a New York e Vienna. Abbiamo invitato Daniela Dessì per una serata all’insegna dell’Opera."

19 febbraio 2010, ore 18:00
la Feltrinelli
Piazza Piemonte, 2
Milano

Ecco intanto la tracklist dell'attesissimo cd (disponibile nei negozi dal 19 febraio):
1 Manon Lescaut: In quelle trine morbide
2 Manon Lescaut: Sola, perduta, abbandonata
3 La bohème: Sì, mi chiamano Mimì
4 La bohème: Quando me'n vo
5 La bohème: Donde lieta uscì
6 Tosca: Vissi d'arte
7 Madama Butterfly: Un bel dì vedremo
8 Madama Butterfly: Che tua madre dovrà prenderti in braccio
9 Madama Butterfly: Con onor muore...Tu? tu? Piccolo Iddio!
10 Suor Angelica: Senza mamma
11 Gianni Schicchi: O mio babbino caro
12 La rondine: Chi il bel sogno di Doretta
13 La fanciulla del West: Laggiù nel Soledad
14 Turandot: Signore, ascolta!
15 Turandot: In questa reggia
16 Turandot: Tu che di gel sei cinta

Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona; Marco Boemi

mercoledì 27 gennaio 2010

"Teatro Massimo: concerti al via tra lirica e pop, Dessì e Renga"


(AGI) - Palermo, 26 gen. - La Stagione concertistica 2010 del Teatro Massimo si inaugura giovedi' alle 20.30 con "La canzone nel tempo", concerto che vedra' l'Orchestra del teatro palermitano diretta da Marco Boemi al fianco di due straordinarie voci della lirica e del pop: il soprano Daniela Dessi' e il cantautore Francesco Renga. Si tratta di un appuntamento insolito che ha la sua origine nel duetto che i protagonisti hanno realizzato lo scorso anno al Festival di Sanremo in occasione della partecipazione alla gara del cantautore bresciano con la canzone "Uomo senza eta'" dedicata la mondo della lirica. La commistione fra la musica cosiddetta classica e quella leggera ha origini antiche, seppur e' un fenomeno "codificato" nel Novecento soprattutto con l'avvento del disco. Il programma alterna alcune celebri romanze da salotto di Francesco Paolo Tosti come "Non t'amo piu'" o "Malia" e piu' rari fogli d'album di Puccini (arrangiati da Cristiano Serino) affidati alla voce di Daniela Dessi' a grandi successi "popular" dagli anni Sessanta a oggi, da Battisti e Mogol per arrivare a Francesco Renga, pezzi diventati con il tempo forse piu' "classici" che "leggeri", pagine non trascurabili di storia della canzone italiana incluse nel suo ultimo album, Orchestraevoce, che ha ottenuto in poche settimane il disco di platino. Un inedito percorso in un repertorio meno convenzionale al quale da alcuni anni il Teatro Massimo dedica con successo alcuni appuntamenti della propria programmazione concertistica. (AGI) Mrg

http://www.agi.it/palermo/notizie/201001260920-cro-rt10348-teatro_massimo_concerti_al_via_tra_lirica_e_pop_dessi_e_renga

sabato 23 gennaio 2010

Daniela/Violetta su "TV Sorrisi e Canzoni"!


Nel numero 4 del settimanale TV Sorrisi e Canzoni ora in edicola, compare un'intervista a Daniela Dessì in cui si parla della non-Traviata romana...
Buona Lettura!

Daniela Dessì e Fabio Armiliato ospiti a Radio Nacional!


Questa sera, dalle ore 18:30 italiane, Daniela Dessì e Fabio Armiliato saranno ospiti alla trasmissione radiofonica argentina Una tarde en la opera, per parlare di Traviata, dei nuovi cd in uscita e dei prossimi impegni. Sarà possibile ascoltare la trasmissione anche via web dal sito di Radio Nacional.

Buon ascolto!

sabato 16 gennaio 2010

Daniela Dessì e Fabio Armiliato ospiti a DOMENICA IN!


Domenica 17 Gennaio 2010 Daniela e Fabio saranno ospiti nello spazio di Domenica In condotto da Pippo Baudo! L'appuntamento è quindi domani su Rai Uno (visibile anche in streaming)dalle ore 15:30... Buona visione!

"Registro Traviata qui a Parma" (dalla GAZZETTA DI PARMA del 16/01/2010)